Terapia di Coppia
Terapia di Coppia
La coppia può vivere dei momenti di crisi, anche prolungati, su cui pesano molteplici condizioni: mancanza di comunicazione, grossi cambiamenti per uno dei due partner o per entrambi (genitorialità, occasioni di lavoro…), conflittualità reiterata, ingerenze esterne, tradimenti.
Inoltre, fisiologicamente, incontra fasi più difficili di altre, come l’assestamento dopo il primo periodo di innamoramento, la convivenza, il post-parto e l’entrata nell’età matura con i relativi mutamenti ormonali ed esistenziali.
La sofferenza, a volte più spiccata in uno dei soggetti coinvolti, può portare ad esiti come la separazione o il cronicizzarsi delle dinamiche disfunzionali. Ci sono coppie che costruiscono sul conflitto e sul dolore la loro quotidianità, oppure si chiudono involontariamente in una gabbia di indifferenza e di incomunicabilità difficile da espugnare.
La terapia di coppia si rivolge al legame tra i due partner più che al singolo individuo, si focalizza sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere apportati, per aiutare a intraprendere un percorso di mutuo miglioramento.
Le applicazioni della terapia cognitivo-comportamentale ai problemi relazionali di coppia sono state introdotte quasi 50 anni fa nei primi scritti di Albert Ellis. Egli sosteneva l’importanza dei pensieri nei problemi coniugali; si verifica una disfunzione relazionale quando le persone hanno credenze irrazionali riguardo al proprio partner e alla propria relazione e esprimono valutazioni negative su di essi.
I metodi consolidati di assessment e di intervento cognitivo derivati dalla terapia individuale, sono stati adattati dai terapeuti cognitivo-comportamentali per essere utilizzati nella terapia di coppia
Gli obiettivi della terapia cognitivo-comportamenale di coppia possono essere sintetizzati in alcuni punti:
aiutare i singoli partner ad accettare l’altro e le caratteristiche uniche della loro relazione (ciò comporta un lavoro di apprendimento e sviluppo a livello individuale);
aumentare la consapevolezza delle dinamiche di interazioni ricorrenti nella coppia e dei loro effetti per la soddisfazione reciproca;
aumentare la disposizione e la capacità a valorizzarsi, sostenersi e gratificarsi vicendevolmente;
migliorare le capacità comunicative e la gestione dei conflitti.
I problemi di coppia iniziano quando dall’innamoramento (se c’è stato) si passa alla “fase di transizione”. In questa fase l’eccitamento di conoscere a fondo la nuova persona e la passione dei rapporti sessuali diminuiscono o svaniscono (dopo alcuni mesi o alcuni anni), mentre i sentimenti divengono basati su una valutazione più realistica del partner. Si iniziano a percepire i difetti dell’altro, i due partner non si sentono più corrisposti nel soddisfacimento dei loro desideri e bisogni, iniziano ad affiorare le differenze. Tutto questo coglie emotivamente impreparata la coppia, che inizia ad interrogarsi sull’opportunità di continuare una relazione sempre più deludente. I conflitti iniziano ad emergere perché ciascuno cerca di forzare l’altro a corrispondere maggiormente ai propri desideri e ne mette alla prova l’amore.
Il ruolo del terapeuta è quello di fornire ai pazienti le abilità per affrontare e superare le future discussioni. In generale ciò significa insegnare ai membri di una coppia o ai componenti di una famiglia nuovi modi di comunicare, di risolvere problemi e di affrontare le modificazioni del sistema familiare.